In queste giornate di movimenti violenti e alti livelli di volatilità, i grandi nomi dei tech si propongono ogni giorno di più come rifugio più sicuro.
Da inizio mese NDXUSD guadagna il +5.3% ed il Dow Jones perde il -2,3%. Da inizio anno il divario è ancora più ampio: +15.5% vs -3.9%.
Viene confermato anche in queste ultime due settimane quel che si è visto in passato: i driver del Tech sono i tassi e la liquidità. Il risveglio del Nasdaq, infatti, è avvenuto quando la Federal Reserve, per far fronte all’instabilità dei mercati causata dal fallimento di alcune banche regionali, è stata costretta a riaprire i rubinetti della liquidità. Il bilancio della banca centrale, che secondo i propositi del 2022, avrebbe dovuto scendere gradualmente, è tornato improvvisamente su.
NDXUSD oggi cede lo 0.7% a 12.650. Le quotazioni, non lontane dai recenti massimi, sono tornate sotto la media giornaliera con RSI e Vortex negativi sui timeframe inferiori.
Graficamente, l’indice ha completato il pull-back del livello 4 della zona long mensile del Target Geometry a 12.630. Se dovesse essere confermato il cambio di polarità del livello, potremmo assistere a un allungo in direzione del livello 8 a 13.159.
In direzione opposta, chiusure al di sotto suggerirebbero di attendere un re-test di area 12.400/12.250 in vista di una ripartenza.
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