Prezzi in aumento dopo che gli Usa hanno
inasprito le sanzioni contro le esportazioni di greggio russo,
sollevando preoccupazioni sull’offerta in un mercato già ristretto dal taglio
alla produzione deciso dall’Arabia Saudita.
Dal lato dell’’offerta, ieri è emerso che le scorte di greggio Usa sono
salite di 10,2 milioni di barili a 424 milioni, al ritmo più rapido da otto
mesi, il consensus si aspettava un calo di 1,4 milioni. In linea con le
previsioni i cali delle riserve di benzina e distillati.
Intanto, la produzione di petrolio negli Usa ha raggiunto un nuovo
massimo storico a 13,2 milioni di barili al giorno.
Il WTI sale del 3.21% a 86.27. Il
mercato è sopra la media giornaliera con RSI positivo a livello intraday.
Graficamene, il WTI ha riconosciuto il
supporto settimanale (82.79/83.73) e sta attaccando la parte bassa della
resistenza (86.77/87.71).
Un cambio di polarità della resistenza
potrebbe aprire la strada a ulteriori rialzi in direzione delle resistenze
successive a 89.23 e 90.46.
Allerta in caso di rapido ritorno sotto
quota 87.00 usd.
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